Le tangenti al primario di Roma | La richiesta di soldi era pressante
Un'indagine a Roma ha portato alla luce accuse di tangenti nei confronti di un primario di nefrologia, con la richiesta di denaro descritta come pressante. Tuttavia, il suo difensore sostiene che i 3mila euro trovati non siano stati corrispettivi di mazzette, ma siano legati a un’attività imprenditoriale occultata.
Secondo il suo difensore Antonello Madeo il primario di nefrologia del Sant’Eugenio non ha preso mazzette, ma i 3mila euro in contanti con cui è stato trovato "erano utili derivanti dall’attività di imprenditore occultamente svolta rispetto alla società Dilaeur ". Ciò nonostante il gip di Roma ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Roberto Palumbo perché mentre "nel corso dell’interrogatorio reso dinanzi al pm era parso più reticente, ha, infine, operato ammissioni di responsabilità nel corso dell’udienza di convalida". LA CORRUZIONE La settimana scorsa in una strada davanti alla sede della Regione Lazio la polizia lo aveva fotografato mentre riceveva un rotolo di banconote da 50 e 100 euro in un’automobile dall’imprenditore Maurizio Terra, riferimento di alcune tra le più note cliniche di dialisi del territorio, finito negli atti come rappresentante della Dialeur. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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