La sinistra progressista che non vede il progresso neanche nelle autostrade
La sinistra progressista si trova spesso in difficoltà nel promuovere grandi opere infrastrutturali, evidenziando una distanza tra ideologia e azioni concrete. Questo articolo analizza come alcune forze di sinistra mostrino una scarsa propensione a sostenere progetti di sviluppo infrastrutturale, riflettendo una crisi di proposta politica e una tensione tra valori e realizzazioni.
L’apostolo Giacomo pensava sicuramente ad altro, ma il suo famoso “la fede senza le opere è morta”, adattato con un po’ di irriverenza in “ la politica senza le (grandi) opere è morta ”, aiuta a capire la povertà di proposta politica di una sinistra – non tutta, va detto – in difficoltà ideologica con la realizzazione di grandi infrastrutture. Difficoltà che la mette nella paradossale situazione di un’area sedicente progressista che non sa vedere il progresso e lo sviluppo a cui queste opere aprono la strada. L’ultimo caso è quello del Ponte sullo Stretto di Messina. Ma si tratta, appunto, solo dell’ultima puntata di una serie di occasioni mancate. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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