Alfonso Cuarón | Restauro e archivio futuro del cinema

Alfonso Cuarón, recentemente premiato con il Premio Fellini a Rimini, riflette sull'importanza del restauro e dell'archiviazione nel futuro del cinema. La sua visita al Modernissimo, tra il foyer e il manifesto di Amarcord, offre l'occasione per un momento di confronto tra passato e presente cinematografico, sottolineando il valore della conservazione delle opere per le generazioni future.

Fresco del Premio Fellini che ha ricevuto domenica a Rimini, dove poi ha presentato Roma, Alfonso Cuarón ha trovato però ieri al Modernissimo la cornice perfetta per una foto ricordo: nel foyer del cinema sotterraneo, davanti al manifesto di Amarcord di Giuliano Geleng. Lì, alla fine dell’incontro col pubblico bolognese, per introdurre il film di uno dei suoi registi del cuore, Alain Tanner, il maestro messicano classe 1961 si è fermato qualche minuto con il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli, per osservare l’opera individuando i diversi, iconici, personaggi. Poi qualche autografo e foto con i fan e via per una visita al Laboratorio di restauro della Cineteca L’Immagine, un luogo molto importante per Cuarón. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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