Perché non si reggeva in piedi Tatiana il retroscena dopo il suo ritrovamento

Per undici giorni, nella comunità di Nardò, il nome di Tatiana Tramacere è diventato il simbolo di un’angoscia quotidiana fatta di ricerche, appelli, ipotesi. È stata un’attesa lunga, tesa, consumata nell’incertezza, mentre la famiglia temeva il peggio e il paese si stringeva intorno ai parenti della giovane. Nessuno immaginava che la svolta sarebbe arrivata in maniera improvvisa, quasi silenziosa, lasciando però una lunga scia di interrogativi. Quando finalmente è stata ritrovata, la famiglia ha potuto riabbracciarla tra lacrime e incredulità, dopo giorni vissuti come un incubo collettivo. Il padre, in una testimonianza al Corriere della Sera, ha descritto un’immagine che gli resterà impressa per sempre, quella di una figlia così debole da non riuscire a reggersi in piedi. 🔗 Leggi su Caffeinamagazine.it

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