Michelangelo se il genio fa tappa a Bologna

Messer Giovan Francesco Aldovrandi, uno de’ sedici del governo, lo trattenne appresso di sé più di un anno. Et un dì, l’Aldovrando, condottolo a vedere l’arca di San Domenico fatta, come si disse, da Giovan Pisano e poi da maestro Niccolò dall’Arca, scultori vecchi, et mancandoci un Angelo che teneva un candelliere, et un San Petronio, figure d’un braccio circa, gli dimandò se gli bastasse l’animo: rispose di sì. Così, fattogli dare il marmo, gli condusse, che son le migliori figure che vi sieno.». Così Giorgio Vasari ricorda il primo soggiorno a Bologna del suo idolo, Michelangelo, cominciato nel 1494 quando l’allora ventenne preferì distanziarsi dai protettori medicei che un domenicano ferrarese, Gerolamo Savonarola, stava scalzando dietro l’accusa di paganesimo sacrilego. 🔗 Leggi su Panorama.it

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