Macbeth vorrei ma non posso È Chailly il vero re della serata
La Scala inaugura la stagione con Lady Macbeth del distretto di Mcensk, l’opera che nel 1936 fece indignare Stalin e costò a Šostakovic la celebre condanna della Pravda. Allora fu scandalo vero, rivolto verso la satira sociale e la musica violentissima del giovane autore. Oggi, quasi un secolo dopo, ciò che sconvolgeva non scuote nemmeno una monaca di clausura. Alla Scala trionfa la musica: Chailly, orchestra, coro e gran parte dei solisti sono semplicemente magnifici, dominano la partitura con precisione, potenza e brillantezza timbrica. È il vero evento della serata. Il libretto, invece, mostra tutti i suoi anni: è una sequenza di ingenuità e di grotteschi involontari. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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