Il cortocircuito Barbero Contro i testi della casa editrice neofascista ma a favore del dialogo su Putin
Un gruppo di intellettuali ha lanciato un appello per escludere la casa editrice Passaggio al Bosco dalla fiera “Più Libri Più Liberi”, accusandola di promuovere contenuti incentrati su figure e ideologie del passato neofascista e antisemita. La questione ha suscitato un acceso dibattito, rivelando tensioni tra il rifiuto di tali narrazioni e la volontà di mantenere un dialogo su temi delicati come Putin.
Nel testo dell’appello con cui un gruppo di intellettuali chiedeva l’esclusione della casa editrice Passaggio al Bosco dalla fiera “Più Libri Più Liberi”, si sosteneva che il suo catalogo si baserebbe in larga parte “sull’esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita”. Per questo, gli autori dell’appello invitavano ad “aprire una riflessione sull’opportunità della presenza di tali contenuti in una fiera che dovrebbe promuovere cultura e valori democratici”. Tra i firmatari compariva anche lo storico Alessandro Barbero. Dall’altra parte, lo storico Angelo d’Orsi ha protestato per la decisione dei Salesiani di annullare la concessione del Teatro Grande Valdocco, a Torino, all’evento pro Russia intitolato “Democrazia in tempo di guerra. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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