8 dicembre l’altra faccia dell’Immacolata | la povertà urbana
L’8 dicembre segna, per molte famiglie, l’inizio di quel tempo sospeso in cui l’aria sa di attesa, di gioia, di riti domestici che si tramandano: si accendono le luci, si prepara l’albero, si sistema il presepe. È il giorno in cui il sacro e il commerciale si sfiorano senza scontrarsi: da un lato la celebrazione dell’Immacolata Concezione, dall’altro la corsa ai regali, ai mercatini, ai primi pranzi di festa. In ogni casa risuonano passi, voci, musiche che anticipano il Natale. Ma fuori, sulle stesse strade percorse da chi fa acquisti o scatta foto alle decorazioni, c’è un’altra città. Una città che non celebra, che non attende, che non si scalda. 🔗 Leggi su Cdn.ilfaroonline.it
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