Profitti alti e pochi diritti per le maestranze
Prosegue il confronto sul "dietro le quinte" della nautica di lusso dopo l’inchiesta di Cgil e Fiom che ha svelato sfruttamento, precarietà e scarsa sicurezza nei cantieri. Il segretario Fiom Toscana Daniele Calosi ha rilanciato "il modello di sviluppo", chiedendo al territorio di guardare "a come si produce e a quali condizioni", perché anche nei cantieri considerati eccellenze internazionali "ci sono situazioni non rispettose delle norme". Calosi ha ricordato che la nautica si regge anche su concessioni pubbliche e che in Toscana il comparto conta 20-25mila addetti, ma i margini di profitto "si ampliano perché le condizioni di chi lavora non vengono rispettate e mancano controlli". 🔗 Leggi su Lanazione.it
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