L’Italia che verrà nasce dove finiscono i tabù tecnologici Il futuro non è un salto nel buio
L’Italia è un paese che ha sempre avuto un rapporto irrisolto con la tecnologia: incuriosita, talvolta affascinata, spesso diffidente. L’innovazione arriva, funziona, produce valore, ma il dibattito pubblico la tratta come qualcosa da maneggiare con sospetto. E’ un paradosso: per crescere abbiamo bisogno di più tecnologia, mentre spesso ci ostiniamo a discuterne come fosse un pericolo. Ma il futuro dell’Italia passa anche – e forse soprattutto – dalla rimozione dei suoi tabù tecnologici. E forse proprio questo è il nodo: in Italia non manca la tecnologia, manca la fiducia in ciò che può fare. Ogni volta che un’innovazione si affaccia, il dibattito si concentra su ciò che potrebbe andare storto, raramente su ciò che potrebbe migliorare. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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