Quello su Lukoil non è un passo indietro sul regime sanzionatorio Ecco perché

La notizia delle scorse ore sull’estensione delle deroghe a Lukoil da parte dell’amministrazione Trump introduce un elemento di pragmatismo dentro un quadro di sanzioni che, sulla carta, avrebbe dovuto colpire con durezza il secondo colosso petrolifero russo. A pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova tornata di misure punitive, previste inizialmente per il 21 novembre, il Tesoro americano ha infatti autorizzato Lukoil a continuare a operare buona parte delle sue attività internazionali fino al 13 dicembre, prorogando addirittura fino ad aprile 2026 la possibilità di mantenere attiva la maxi-raffineria bulgara di Burgas e la rete dei distributori del gruppo fuori dalla Russia. 🔗 Leggi su Formiche.net

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