L’AIA e il progetto sociale Il fischietto milanese Bartoli primo Arbitro Effettivo Special

Passione prima di tutto. Poi coraggio, sacrificio, forza di volontà. Il desiderio di accettare una nuova entusiasmante sfida. Fare l’arbitro è una missione, indossare quella divisa per un direttore di gara meno fortunato di altri è anche motivo d’orgoglio. Una emozione che non ha pari. Ecco perché Marco Bartoli, milanese, primo “ Arbitro Effettivo Special “ dell’ AIA, ha superato un traguardo speciale: in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, l’Associazione Italiana Arbitri ha attribuito per la prima volta questa funzione prevista dal Regolamento. Così l’AIA, d’intesa con la Figc, vuole fortemente tutelare e accogliere chi, pur con diverse abilità, intende condividere l’esperienza associativa e tecnica dell’arbitraggio, garantendo parità delle condizioni di accesso in conformità ai principi di inclusione e di abbattimento di ogni barriera e pregiudizio, "perché tutto ciò rappresenta un elemento strutturale e imprescindibile della qualità dell’azione associativa dell’AIA", come spiega il Presidente Antonio Zappi. 🔗 Leggi su Sport.quotidiano.net

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