La rocambolesca caccia alle ossa che portò San Nicola a Bari
Se pensate al Medioevo come a un tempo fatto solo di devozione e di fedeli tremebondi, prostrati in preghiera, che passano la vita in poche leghe tra la casa e la chiesa, beh, questo libro non fa per voi. Ladri d’ossa di M. T. Anderson (trad. di Bérénice Capatti, Bompiani, 250 pp., 19 euro), è un grande romanzo d’avventura, in cui troviamo monaci visionari, santi che placano le tempeste, cacciatori di reliquie dalla moralità molto elastica, uomini dalla testa di cane, guerrieri del profondo Nord, normanni e veneziani rissosi e, soprattutto, lunghi viaggi per mare, battaglie e risse. In questo Medioevo avventuroso, narrato con l’immediatezza di un racconto fantastico, si dipana la caccia alle reliquie di san Nicola, che, prima di essere venerate a Bari, riposarono per oltre sette secoli a Myra: da lì, furono portate in Occidente da una spedizione, che Anderson ricostruisce in tono svelto e quasi più adatto a un romanzo picaresco che non al racconto di un’impresa animata da sacro fervore. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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