Viaggio tra degrado e desolazione nel grande mercato all' Esquilino Una kasba dove c' è chi impreca e chi prega Allah a piedi nudi
Al mercato coperto dell'Esquilino, tra la stazione Termini e i portici di piazza Vittorio, i commercianti italiani sono merce rara: a sentire i diretti interessati su oltre 130 banchi se ne contano ormai meno di una decina. Non bisogna farsi ingannare infatti da certe insegne che riportano ancora nomi e cognomi nostrani, perché sotto di esse siedono venditori decisamente "esotici". Cinesi, bengalesi, pakistani, nordafricani, solo per citare i gruppi più numerosi. E la clientela naturalmente è analoga, specchio fedele di un rione tra i più multietnici di Roma, dove secondo l'Istat ogni mille residenti oltre 234 sono stranieri. 🔗 Leggi su Iltempo.it
© Iltempo.it - Viaggio tra degrado e desolazione nel grande mercato all'Esquilino. Una “kasba” dove c'è chi impreca e chi prega Allah a piedi nudi
Leggi anche questi approfondimenti
Viaggio nel degrado della stazione Termini. La chiesa dello scalo romano profanata dal clochard che urina nell’acquasantiera e molesta la nostra cronista. Il parroco chiude il luogo sacro: troppa blasfemia. E a Piazza Vittorio pericolo costante di aggressioni - facebook.com Vai su Facebook
