Lo sdegno malato dei social e quello sano delle Franca Viola
L’Oxford Institute ha eletto la sua parola dell’anno: rage bait, che in italiano potremmo tradurre come “suscitare rabbia”. È l’algoritmo che si fa psicanalista tossico, il meccanismo subdolo e ormai scoperto, che ci spinge a urlare sui social per guadagnare click, visibilità e, in definitiva, denaro. In sostanza, un gigantesco call center emotivo dove tutti siamo chiamati a battere il pugno sulla scrivania e a insultare il prossimo. Ed eccola, l’ultima utopia tradita: il sogno di Internet come luogo di ritrovo e di comprensione. La verità è che non stiamo sui social per il piacere di rivederci o per chiederci «Ciao, come stai?», ma per la risposta più seducente e più falsa possibile alla domanda: «Ciao, come sto?». 🔗 Leggi su Linkiesta.it
© Linkiesta.it - Lo sdegno malato dei social e quello sano delle Franca Viola
Dai un’occhiata anche a questi contenuti
#Musile – Furto sacrilego alla Madonnina di via Stanga. Sdegno in paese e l’appello del sindaco Sconcerto e amarezza a Musile di Piave dopo il furto dei rosari e delle collanine religiose che ornavano la statua della Madonnina lungo via Stanga, a pochi pas - facebook.com Vai su Facebook
