L’Iran sta ripristinando i siti nucleari sotterranei
Sono passati più di 5 mesi dal bombardamento statunitense effettuato sui siti nucleari iraniani, durante quella che è stata definita la “ Guerra dei 12 giorni” tra Iran e Israele. Sebbene quell’azione aerea abbia impiegato assetti importanti come i bombardieri strategici B-2A, dotati di bombe “ bunker buster ” (GBU-57AB MOP), la quantificazione dei danni è stata molto difficile per la natura stessa dei siti, localizzati in strutture sotterranee all’interno delle montagne. Qual è quindi la situazione dei siti che contenevano uranio arricchito, in particolare uranio altamente arricchito al 60%, ma anche scorte di uranio arricchito al 20% e fino al 5%? Inoltre, qual è la situazione di due siti chiave non attaccati a giugno, il complesso di Pickaxe vicino a Natanz e Taleghan 2 a Parchin, il primo destinato ad attività legate alle centrifughe o potenzialmente in possesso di scorte di uranio arricchito e il secondo che presenta il rischio di essere collegato allo sviluppo di armi nucleari? Dalle immagini satellitari, sappiamo che, nel complesso, i danni causati dai raid aerei a numerosi siti nucleari sono stati ingenti e, in molti casi, catastrofici. 🔗 Leggi su It.insideover.com
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