La battaglia no-vax e i falsi tamponi Messa alla prova per i farmacisti

Dopo la condanna per esercizio abusivo della professione medica per l’iniezione fatta a un cliente nel retrobottega della farmacia, arriva la messa alla prova chiesta per i presunti reati commessi nella battaglia ideologica no-vax ai tempi del Covid. Il farmacista di Renate, Marco S., a cui recentemente il Tribunale di Monza ha inflitto la pena di 1 anno con la sospensione condizionale e 10mila euro di multa (ma lo ha assolto dall’accusa di lesioni colpose gravi per i presunti danni causati dalla puntura al gomito a un 50enne che ha contratto un’ infezione mangiaosso a un braccio), è stato chiamato nuovamente davanti al giudice monzese, questa volta insieme alla sorella Clara, per una vicenda che risale a un periodo a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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