Spectators la fine del mondo secondo Vaughan

Dalla città che non dorme mai alla città che non muore mai. Sembra essere questa la nuova natura di New York secondo Brian K. Vaughan, che trasforma la Grande Mela in un non luogo senza tempo con il suo Spectators. Senza tempo, eppure ben legato al nostro presente, che nelle mani di Vaughan assume la sostanza di un momento cristallizzato, visto da prospettive differenti grazie alla cara vecchia sci-fi, tramite cui denudare (letteralmente!) le ipocrisie del presente in un più sicuro futuro. Forse perché Vaughan sembra avere deciso di non lasciarsi condizionare da eventuali censure, dato che ha proposto Spectators in un primo formato totalmente proprietario. 🔗 Leggi su Screenworld.it

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