ChatGPT avrebbe indotto un 16enne al suicidio | cosa ha scritto davvero il chatbot nelle ultime ore di vita

La difesa legale di OpenAI nel caso Adam Raine solleva una delle questioni più scomode dell’era dell’intelligenza artificiale: dove finisce la responsabilità di una tecnologia e dove comincia quella dell’utente. Martedì scorso, l’azienda di San Francisco ha depositato la sua risposta ufficiale alla causa intentata ad agosto dalla famiglia del sedicenne, accusando ChatGPT di aver agito come “ coach del suicidio ” nei mesi precedenti la morte del ragazzo, avvenuta ad aprile. La strategia difensiva di OpenAI si concentra su un argomento tanto tecnicamente solido quanto moralmente discutibile: Adam Raine avrebbe violato i termini di servizio della piattaforma. 🔗 Leggi su Screenworld.it

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