Criminali o guerrieri ibridi? La vita delle cosche mafiose russe all’ombra del Cremlino
Un rapporto intricato e complesso, quello tra criminalità organizzata e organismi di potere russi, che va indietro nel tempo, almeno fino alla tarda età sovietica. Ma che vede il momento della svolta, con la caduta dell’U e la transizione post-sovietica, durante il quale le mafie euroasiatiche sfruttano l’occasione favorevole per crescere esponenzialmente. Anche sfruttando l’integrazione di funzionari dei servizi di sicurezza dello stato russo, i quali fornirono non solo una preziosa expertise ma anche un punto di contatto non solo con gli apparati del sistema interni alla Federazione, ma anche con l’estero. 🔗 Leggi su Formiche.net
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