Biathlon Lisa Vittozzi si avvicina alle Olimpiadi 2026 sapendo trattare trionfo e disastro allo stesso modo
“Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita” scrisse Boris Pasternak, nel suo celebre romanzo “?o???????a??”, “Dottor Živago”. La frase è la sintesi perfetta delle vicissitudini di Lisa Vittozzi. Spesso, quando ci si occupa di sport, si cita il concetto di “parabola agonistica” per raffigurare idealmente il grafico di una carriera. Si comincia dal basso, si cresce sino a raggiungere il picco grazie alla maturazione fisica e mentale, si chiude in basso a causa dell’inevitabile declino biologico o allo svuotamento del serbatoio psicologico della motivazione. 🔗 Leggi su Oasport.it
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