Perché il narcotraffico boliviano resta inscalfibile nonostante l’intervento degli Stati Uniti

Dopo sedici anni la Bolivia torna nel raggio d’azione degli Stati Uniti. La Drug Enforcement Administration (Dea), espulsa nel 2008, è pronta a rientrare presto. Il ritorno dell’agenzia federale antidroga del Dipartimento di Giustizia segna un cambio di rotta rispetto al passato, ma non dà un colpo al cuore del problema, perché la struttura del narcotraffico boliviano è radicata e capace di sopravvivere a governi, ministri e dottrine politiche. La coltivazione della coca resta l’economia reale del Paese. In Bolivia le aree principali sono il Chapare, regione montuosa e tropicale nel centro-est del Paese caratterizzata da foreste e altopiani fertili, e i Yungas, lungo le pendici orientali della Cordillera delle Ande nel nord, dove vallate ripide e clima subtropicale favoriscono la coltivazione della foglia. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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