Elezioni ecco perché si rimpiange il proporzionale il sistema senza sorprese
«Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie», scrisse Giuseppe Ungaretti raccontando la prima guerra mondiale alla quale partecipava. Non siamo in guerra in Italia, anche se vi si gioca ogni tanto nelle città fra le proteste di qualche sindaco contro il ministro dell’Interno intenzionato non a scappare ma a vincerla, una volta che l’amministrazione locale l’ha di fatto incoraggiata condividendo le motivazioni degli agitatori ormai professionisti, e a tempo perso pure razzisti. No, ripeto. Non siamo in guerra. Ne siamo solo circondati. Ma quelle foglie che cadono dagli alberi, spesso anche fuori stagione, nelle primavere elettorali e non solo nell’autunno di questa stagione conclusasi col voto in Veneto, Puglia e Calabria, sono un po’ come gli elettori che non votano. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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