C’è uno spot anti-caccia che scatena le polemiche | Chi lo promuove fa business con allevamenti intensivi e petfood
“Niente giustifica la caccia”. Si intitola così la campagna di comunicazione che Fondazione Capellino ha avviato da qualche settimana – corredata da una petizione – per chiedere che venga fermata la riforma della legge sulla tutela della fauna selvatica e sul prelievo venatorio (15792) voluta dal ministro Francesco Lollobrigida e dal centrodestra unito. E dunque spot (al momento sono due, apparsi sulle reti nazionali), ma anche sondaggi, dibattiti pubblici e – non ultimo – attività di lobbying, dichiarata, nei confronti dei parlamentari italiani. Insomma, come si vede, un’ampia strategia, che si pone in antitesi con ciò che, dall’altra parte della “barricata”, fa da anni e con successo Fondazione Una, il think tank dei cacciatori. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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