Profumo di caldarroste e vin brulè Centro gremito per San Prospero
Il profumo nell’aria è quello tipico che mischia il dolciastro del vin brulè che scalda mani, cuore e stomaco dei reggiani con quello del fumo dei ciocchi che bruciano sotto al grande calderone dove si abbrustoliscono le castagne, preparate dalle Pro Loco dell’Appennino, nella piazza dei leoni. In questo quadro ci sta tutta la tradizione della festa del patrono di Reggio Emilia, che coniuga momenti di fede ad altri più laici e conviviali. Il San Prospero di quest’anno, complice il calendario, ha visto ben tre giorni di festa che sono iniziati con i primi eventi nella giornata sabato e ha animato il cuore della città fino a ieri sera. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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Quando le parole sembrano poca cosa, restano gli sguardi. Restano i respiri. Resta quell’inconfondibile profumo di caldarroste che si mescola all’umanità, alla bontà e alla generosità di un uomo come Livio. Ogni anno, Livio e sua moglie arrivano in RSA con l - facebook.com Vai su Facebook
