La sovraesposizione del dolore in tv forse ha un limite
Non che manchino i delitti, ma c’è che ora a raccontarli sono in tanti e forse in troppi. Chi lavora in televisione deve vedersela con quelli che prima storcevano il naso contro la tv del dolore. I podcast più chic e le serie più curate e più dibattute, pur attingendo alla tendenza sospirosa del cinema italiano (quella speciale dizione in cui tutte le parole cominciano e finiscono con inutili emissioni di aria aggiuntiva), prendono le mosse proprio dai nostri delittacci e non se ne fanno mancare niente, dalla crudeltà dei fatti testimoniati alla ricostruzione meticolosa dei profili psicologici. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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