Difendere le donne è chiamare le oppressioni per nome
Nel giorno della lotta contro la violenza sulle donne, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato tragedie di quasi un secolo fa, parlando di violenze in contesti bellici. È il richiamo storico per eccellenza, sul quale è stato fondato il ricordo stesso del tema, ma è essenziale guardare al presente. Perché la violenza non è solo un capitolo di guerra o un ricordo storico, è una realtà che si consuma oggi, in molti regimi e contesti, anche democratici, dove le donne lottano ogni giorno per diritti fondamentali. Parlare di violenza sulle donne significa riconoscere che esistono forme di oppressione strutturale, non solo in teatri di guerra, ma anche in società che si definiscono civili. 🔗 Leggi su Cdn.ilfaroonline.it
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La nostra solidarietà a tutti gli uomini e le donne in divisa che sono rimasti feriti, sempre in prima linea per difendere la libertà di tutti noi, anche quando qualcuno sceglie la strada dell’intolleranza e della violenza. Vai su X
