Tra petrolio e oro Le ultime cartucce di Mosca per non fallire
Forse, alla fine, la pace conviene anche alla Russia. Nelle ore in cui Europa e Stati Uniti tentano di gettare le basi per il cessate il fuoco tra Kyiv e Mosca, l’ex U si scopre ancora una volta debole e vulnerabile. Certo, la propaganda finora ha funzionato, allontanando, almeno in patria, lo spettro del fallimento dal Cremlino. Ma, come sempre, ci sono i numeri a dare un’altra versione dei fatti. Per esempio quelli che raccontano come alla fine di novembre la Russia potrebbe aver perso il 35% delle proprie entrate derivanti da gas e petrolio. Questo significa che in un anno, vala e dire tra novembre 2025 e lo stesso mese del 2024, Mosca ha lasciato sul terreno oltre un terzo del proprio bilancio energetico, in termini di esportazioni. 🔗 Leggi su Formiche.net
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