Propaganda à gogo
Dopo tre anni di bufale sull’Ucraina, ora con il piano di pace americano i giornali mainstream si sono scatenati. Repubblica poi. Oreste Serrati via email Gentile lettore, non legga Repubblica, legga piuttosto ciò che scrivono i suoi lettori online. È una miniera d’involontario umorismo, una galleria umana di uomini e donne che hanno abbracciato l’ipercapitalismo americano, però si credono di sinistra. Hanno il cervello triturato dalla disinformazione. Pubblicare un’antologia di quegli scritti fornirebbe una grande testimonianza sociologica sugli effetti della propaganda. Si spacciano le ipotesi più surreali per fatti veri, tipo: in Alaska a incontrare Trump fu un sosia di Putin perché lo Zar era morto (per decine di malattie allo stadio terminale). 🔗 Leggi su Lanotiziagiornale.it
Leggi anche questi approfondimenti
Mentre milioni di giovani chiedono più diritti, più scuola, più futuro, il governo Meloni risponde come sempre: meno investimenti, più propaganda. La legge di bilancio taglia, rinvia, promette miracoli… e poi presenta il conto a studenti, famiglie e lavoratori. Inso - facebook.com Vai su Facebook
