I nuovi programmi didattici vogliono insegnare a creare e a confrontarsi con il mondo ma non mancano dubbi e sfide per insegnanti studenti e famiglie
P oesie a memoria, scrittura a mano, il latino: non è una scena di un film d’altri tempi, ma sarà, invece, il “nuovo” volto della scuola italiana che, a partire dall’anno scolastico 2026-2027, cambierà pelle. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha, infatti, approvato una riforma dei programmi didattici del primo ciclo scolastico che punta a conciliare tradizione e innovazione. Educazione affettiva e psicologo a scuola, il progetto di Coop Italia a sotegno della Fondazione Cecchettin X Riforma scuola: si torna indietro?. L’obiettivo dichiarato dal ministro Giuseppe Valditara è quello di recuperare ciò che forma mente e cultura, integrandolo con strumenti del presente e del futuro. 🔗 Leggi su Iodonna.it
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