I fantomatici passi avanti della Russia verso la pace e quelli che vogliono la capitolazione di Kyjiv
Esclusi il Fatto quotidiano e i funzionari del Cremlino, ho trovato un solo parere favorevole al grottesco piano in ventotto punti che i russi sono riusciti a rifilare alla Casa Bianca: quello dello studioso inglese Mark Galeotti. Al di là delle assurdità con cui presenta come un buon punto di partenza ciò che il mondo intero ha giustamente giudicato una trappola per gonzi, una via di mezzo tra una provocazione e uno scherzo di cattivo gusto in cui solo l’Amministrazione Trump poteva cadere, lo studioso dice però una cosa che merita di essere annotata. E cioè che «Mosca ha fatto passi in avanti rispetto ai negoziati di Istanbul del 2022» e in particolare, tra gli altri, che «la riduzione dell’esercito ucraino a 600mila unità è un limite più generoso dei diktat russi in Turchia tre anni fa (85mila)». 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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