D’Orrico si fa assolvere dall’intelligenza artificiale
Scotto. Vistosi citato in questa rubrica dopo aver scritto per Domani che Pier Paolo Pasolini morì 40 anni fa, anziché 50, Antonio D’Orrico, già collaboratore sotto falso nome del raccapricciante settimanale Cronaca Vera (è lui stesso a rivelarlo), riempie un’intera pagina egoriferita del medesimo quotidiano, dando spazio ai messaggi di lettori che lo difendono dalla “fastidiosa correzione”. Nell’articolo, D’Orrico scrive fra l’altro: “Quando morì Calvino, quarant’anni fa, ero a Siena, come inviato dell’Unità, nell’ospedale dove lo scrittore si stava spegnendo, come sto raccontando, tra realtà e fiction, nel romanzetto a puntate La notte che incontrai Italo Calvino in camera di rianimazione sul mensile Finzioni”. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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