Edgardo Mortara mio antenato Il film ’Rapito’ ha scosso il pubblico

‘Bambini rapiti, bambini contesi. Battesimi forzati e fratellanza umana. Con un appello al Pontefice’, a cura di Elèna Mortara ed Elisa Bianchi, ripercorre la pratica dei battesimi imposti, dalle radici più antiche fino ad oggi, mettendo in luce non solo le implicazioni storiche, ma anche quelle teologiche, giuridiche e psicologiche. Mortara, docente di Letteratura anglo-americana all’Università degli studi di Roma ‘Tor Vergata’, è una pronipote di Edgardo. Bambino bolognese che nel 1858 fu sottratto alla famiglia ebrea per essere allevato come cattolico. Per la prima volta all’interno di un volume totalmente dedicato a questo tema, la docente rivolge un appello pubblico al Papa, interrogando allo stesso tempo la coscienza della Chiesa e la società civile. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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edgardo mortara mio antenato"Edgardo Mortara, mio antenato. Il film ’Rapito’ ha scosso il pubblico" - Un libro di Elèna Mortara ed Elisa Bianchi ripercorre la storia dei battesimi imposti e si appella a papa Leone XIV. msn.com scrive

Edgardo Mortara, rapito dal Papa re - È la sera del 23 giugno 1858 quando a Bologna, seconda città di uno Stato Pontificio quasi al crepuscolo, la Gendarmeria si presenta a casa dei coniugi ebrei Salomone Momolo Mortara e Marianna ... Secondo corrierefiorentino.corriere.it

Chi era Edgardo Mortara, la vera storia del bimbo rapito che ha ispirato il film di Marco Bellocchio - La sua famiglia era di religione ebraica e viveva nella Bologna, seconda città dello Stato della Chiesa. Come scrive vanityfair.it

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