Droni droga violenze armi Maxi blitz alla Dogaia Perquisiti 564 detenuti | Vasto sistema criminale
Droga che entra a fiumi in carcere con i droni o che viene lanciata dall’esterno nascosta in alimenti e beni portati dai familiari. Detenuti che gestiscono dall’interno delle celle i loro profili Tik tok avendo a disposizione telefonini, sim e router. Armi come coltelli e tirapugni. Un sistema di illegalità diffusa fatto di violenze, minacce, botte e prevaricazioni usato per costringere i detenuti che usufruiscono della semilibertà a introdurre dentro alla Dogaia stupefacenti a uso e consumo degli altri detenuti. E’ quanto è emerso dalle nuove indagini della procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, che ha portato ieri a nuovo maxi blitz all’interno della casa circondariale di Maliseti, il terzo nel giro di pochi mesi. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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