Studente massacrato il padre di uno degli aggressori | Al posto sbagliato nel momento sbagliato lui non c’entra
Monza, 22 novembre 2025 – “Ahmed è un bravo ragazzo, educato”. Papà Arshaf Atia, egiziano, non ha dubbi. Suo figlio è in carcere, faceva parte del gruppo di 5 ragazzi monzesi, due 18enni, tra cui Ahmed, e tre di 17, accusati del pestaggio brutale con accoltellamento finale alla schiena che ha ridotto in fin di vita uno studente della Bocconi a Milano, E potrebbe renderlo invalido per le gravi lesioni. “Ma Ahmed non c’entra nulla, si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato con le persone sbagliate. Se si guardano le immagini, si vede benissimo che mio figlio era lontano. Non ha colpito quel ragazzo”. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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Del povero studente massacrato a Milano, TUTTI i giornali si affannano a qualificarlo come “bocconiano”, come fosse un titolo nobiliare d’antan. Immagino che per certi giornali un iscritto alla Statale sia “statalista” e qualche coltellata in fondo se la meriti. #clas Vai su X
Studente massacrato, il padre di uno degli aggressori: “Al posto sbagliato nel momento sbagliato, lui non c’entra” - Arshaf Atia difende strenuamente il figlio Ahmed, arrestato per il raid in corso Como: “Pensava fosse solo una lite, anzi mi disse che quello che avevano incontrato era un bravo ragazzo”. Si legge su ilgiorno.it
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