Separare le carriere è un atto di civiltà

Alla c. a. della «Stanza di Feltri». Non voglio fare come l'Angelo Bonelli di turno, o quelli come lui, che, quando non hanno temporanei vuoti di memoria (ad esempio, come per la questione Barbara FloridiaLamberto Sechi), ad ogni piè sospinto chiedono le dimissioni di qualcuno, ma la cosa che riguarda il Procuratore Gratteri meriterebbe un poco di attenzione in più, sia da parte di tutti coloro che leggono, o commentano, le notizie riportate dai quotidiani, sia da parte di coloro che - invece - vedono soltanto i programmi televisivi. Un importante magistrato, Capo della Procura di Napoli, il quale - dopo aver avuto un proprio spazio televisivo e dopo avere assunto, in vista del referendum, l'incarico di front-man del Comitato del No alla riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere tra Pubblico Ministero e Giudice (e già su questo si potrebbe discutere) - partecipa ad un'altra trasmissione televisiva e legge, con grande sicurezza - che si potrebbe forse definire sicumera - un testo riguardante l'argomento della separazione delle carriere, ma che, però, è assolutamente falso. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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