La Esquina Oscura
Era il 1993 ed aveva soltanto ventun’anni. Era il 1993 e il mondo del Wrestling era diventato il suo mondo. Tirandolo, strappandolo, scaraventandolo da una parte all’altra. Come dentro un frullatore, o una centrifuga. Come dentro una betoniera che butta, poi e mai più, nella discarica, col resto di una spazzatura che puzza di sfortuna, insicurezza, di malcelate colpe. Era dietro l’angolo la morte. Era dietro l’angolo ma si vedeva, mentre spiava, incerta sul da farsi, sul quando colpire. Si vedeva però anche, senza aver bisogno di indossare occhiali o lenti di sorta, che era certa che prima o poi, di riffa o di raffa, stranamente o per caso, avrebbe colpito quell’obbiettivo, quell’individuo, quella testa, già mezzo rotta, già mezzo aperta. 🔗 Leggi su Zonawrestling.net
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