Il ritorno del maschio Nella carne dopo il #MeToo David Szalay e il Booker Prize
"Ha la sensazione che con le donne sia difficile vivere un’esperienza completamente nuova che non somigli a qualcosa che ha già vissuto e che probabilmente rivivrà tale e quale per cui non c’è mai granché in ballo. Il senso è: tu mi piaci, sì, ma mi piacciono anche altre. Non è che mi piacciono di più, solo che non mi piacciono di meno. Quindi stare con una persona soltanto gli sembra arbitrario, e questo ha iniziato a minare l’ipotesi già remota di poter incontrare qualcuna di speciale. Nel pomeriggio smette di piovere e decide che tanto vale uscire. Non sa dove andare". Sedotto quando è adolescente da una vicina di casa più grande di lui, finito in riformatorio, poi in guerra, poi a Londra a fare il buttafuori in uno strip club e la guardia del corpo a una coppia di ultraricchi, l’ungherese István è un duro, poche parole e spesso le stesse – c’è chi ha contato 500 "ok" in 330 pagine –, non tantissima introspezione, molta fisicità. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Il ritorno del maschio “Nella carne“ dopo il #MeToo. David Szalay e il Booker Prize - Una storia che esplora il vuoto interiore, la fisicità, il distacco: così il romanzo torna a raccontare la mascolinità post machismo. Scrive quotidiano.net
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