Tecnologia al posto della manodopera se il padrone è un neo imprenditore

Tecnologia nei campi per sopperire al problema della carenza di lavoro. Una necessità imposta dai numeri, perché i nuovi ingressi non basteranno a sostituire i lavoratori che fra cinque o dieci anni andranno in pensione. "In realtà soprattutto nelle imprese guidate dai giovani – sottolinea il direttore di Confagricoltura Brescia, Marco Busi – l’uso della tecnologia è già una realtà: non “ruba“ il lavoro, piuttosto sopperisce alla carenza di manodopera". Negli ultimi decenni, molte risorse umane arrivavano attraverso l’immigrazione, ora il quadro sta cambiando. Dall’estero arrivano donne, ad esempio nell’ambito della viticoltura, o lavoratori con qualche primavera sulle spalle. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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