Pertini? Sorvegliato dalla questura anche al Colle Pace legalità radicalità e irrequietezza | perché il presidente partigiano parla alla politica di oggi

La voce che annuncia il 25 aprile, lo scopone con Zoff e Bearzot, l’inchino angosciato alla bara di Enrico Berlinguer, le arene faccia a faccia con gli studenti, l’indignazione per il Duce messo sottosopra a piazzale Loreto, l’attesa vana accanto alla mamma di Alfredino, il bimbo nel pozzo. In qualsiasi album dei ricordi si incrocia almeno un’immagine di Sandro Pertini: perfino chi non conosce la sua storia, è in grado di riconoscerne la figura, la pipa, la testa bianca, gli occhiali. È indicato come il “ più popolare ” presidente della Repubblica, nel senso più letterale: è stato con lui che il capo pro tempore dello Stato ha avuto la maggiore aderenza ai sentimenti comuni di una ampia e trasversale maggioranza dei suoi concittadini, al punto che in certi frangenti il termine popolare ha accarezzato – in anticipo sui tempi – la semantica del populismo. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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