Dalle risate spavalde al pentimento | Nessuno di noi ha capito la gravità del fatto Una lettera per la famiglia del bocconiano accoltellato

Monza – Dalle p rime risate spavalde alla consapevolezza della tragedia, forse anticamera del pentimento. Una consapevolezza maturata dietro le sbarre e arrivata al punto da indurre uno di loro all’idea di scrivere una lettera alla famiglia della vittima dell’aggressione.  “Nessuno di noi aveva compreso la gravità del fatto”, ripete in carcere uno dei due diciottenni arrestati, assieme a tre diciassettenni, tutti monzesi, per la rapina e il tentato omicidio da “arancia meccanica“ del 12 ottobre, nella zona della movida milanese di corso Como, ai danni di uno studente bocconiano di 22 anni, pestato con violenza e poi accoltellato, tanto da subire lesioni permanenti. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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© Ilgiorno.it - Dalle risate spavalde al pentimento: “Nessuno di noi ha capito la gravità del fatto”. Una lettera per la famiglia del bocconiano accoltellato

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