Cop30 il Brasile di Lula non è verde come sembra

Per la prima volta dopo tre anni, la Conferenza sul Clima non è ospitata da un’autocrazia fossile. Si tiene in una democrazia, ma non esattamente una democrazia rinnovabile. Il Brasile ha deciso di entrare nell’Opec Plus, l’organizzazione estesa di produttori ed esportatori di petrolio, a nove mesi dall’inizio della Cop30. E a due settimane dell’evento il suo governo ha autorizzato le perforazioni esplorative nel bacino di Foz do Amazonas.  Il presidente brasiliano Inácio Lula gode ancora di tutta la credibilità del post-Bolsonaro, ma non è tutto verde come sembra.  Oro nero Lula è stato recentemente in Angola per firmare nuovi accordi in favore di Petrobras, che aumenterà la produzione di petrolio e gas del 20% da qui al 2030, e ha fatto enormi pressioni sull’agenzia per l’ambiente Ibama, che inizialmente non aveva dato il via libera al colosso del fossile brasiliano per trivellare Foz do Amazonas. 🔗 Leggi su Tpi.it

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