Perché la bolla dell’AI non deve far paura
Sabato scorso il direttore del nostro caro Foglio ha scritto un articolo che mi ha colpito. Il tema: “ Parlare di bolla dell’intelligenza artificiale non è più un tabù”. Ma non è questo il punto che mi induce a scrivere. Chiunque riceva newsletter delle principali banche e fondi d’investimento mondiali sa che da tempo il tema degli astronomici multipli finanziari e dei colossali flussi d’investimento delle big tech americane dell’AI pone agli analisti il problema di se, quando e con quali conseguenze esploderà la “bolla AI”. Ma è storicamente fisiologico che le grandi rivoluzioni tecnologiche generino fenomeni finanziari di elevata concentrazione di investimenti e capitalizzazione, con multipli eccessivamente rischiosi rispetto ai flussi concreti di utili attesi. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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