Le lame e la ferocia sproporzionata Tra raid per pochi euro e sfide social così si muovono i giovani violenti
di Nicola Palma e Marianna Vazzana MILANO Nella loro scriteriata visione del mondo, a sentirli dialogare a bassa voce nella sala d’attesa del commissariato Garibaldi Venezia, sono arrivati a ridere di una rapina da 50 euro, dicendosi a bassa voce che un misero bottino non fosse "degno di una così alta attenzione" e che avrebbero dovuto riprovarci, stavolta per racimolare un "maggior profitto". Forse presi singolarmente, i cinque ragazzi accusati di aver accoltellato un ventiduenne il 12 ottobre in viale Monte Grappa potrebbero pure giungere alla lampante conclusione che il discorso va radicalmente ribaltato: perché tanta ferocia per pochi spiccioli? Perché accanirsi su uno sconosciuto quasi inerme? Tuttavia, è proprio quello il possibile punto di rottura, almeno nell’analisi di chi quotidianamente pattuglia il territorio, ormai abituato ad analizzare e mappare determinati fenomeni di strada: una cosa è il comportamento del singolo; un’altra è la logica del branco, che infonde forza a chi ne fa parte e amplifica la brutalità di un raid estemporaneo. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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