La Chimera ritrovata L’iconica scultura in una nuova veste
di Olga Mugnaini FIRENZE "La Chimera, una con triplice corpo: a un capo leone, all’altro serpente e in mezzo capra". Così Lucrezio descriveva il celebre animale mitologico, nel suo "De rerum natura". Ed è così che fu concepita dall’artista etrusco che tra la fine del V e l’inizio del IV secolo a.C realizzò questa straordinaria scultura in bronzo, che ritraeva una singola creatura con la potenza di tre belve, sconfitta solo dall’eroe Bellerofonte. Ritrovata ad Arezzo nel 1553, l’enorme opera bronzea appartenne da sempre al futuro Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici, diventando subito uno dei pezzi più emblematici e preziosi della collezione medicea. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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#OnceuponatimeinFlorence 15 novembre 1553, viene scoperta la “Chimera” La splendida opera in bronzo, di pregiata manifattura etrusca e databile tra il IV e il V secolo a.c., fu rinvenuta durante la costruzione delle fortificazioni del capoluogo aretino. Il Grand Vai su Facebook
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