Venticinque anni di monitoraggio L’emergenza è scoppiata con i social
Solitudine, ansia, violenza, ma anche la necessità di essere ascoltati e di ritrovare valori positivi, dall’empatia all’inclusione. È un’immagine complessa quella dei giovani lombardi, raccontata da Paola Cattenati, responsabile del Criaf, Centro riabilitazione infanzia adolescenza famiglia, che nel 2024-2025 ha incontrato 6mila giovani con gli sportelli di ascolto presenti in 40 scuole di ogni ordine e grado in Lombardia (con prevalenza tra Brescia e Cremona, dove il Criaf opera, ma sparse anche in altre province). Nell’ultimo anno, il 60% ha evidenziato problemi relazionali, il 14% difficoltà scolastica, il 24% malessere e disagio personale; in un 2% dei casi si sono rivelate emergenze (autolesionismo). 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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