La Gazzetta dello Sport ha intervistato Fabrizio Maiello, soprannominato “Il Maradona delle Carceri”: «Volevamo rapireZola per poi chiedere il riscatto a Tanzi» Da giovane era una promessa del calcio poi un infortunio gli ha spezzato i sogni e sono arrivate droghe e cattive compagnie. Quindi gli arresti, le sparatorie e tanto altro. Nel 2024, trent’anni dopo, Fabrizio e Gianfranco Zola si sono rivisti, abbracciati e Maiello ha avuto il perdono dell’ex numero dieci gialloblù. Come andò? «Era il 1994. Io ero rinchiuso nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Non avevo nessuno, mia moglie stava morendo.🔗 Leggi su Ilnapolista.it
Maielllo, “Il Maradona delle Carceri”: «Stavo per rapire Zola, ma il suo sorriso mi fermò» Alla Gazzetta: «Quel sorriso è stata una luce che si è accesa dentro di me. Ricordo ancora i suoi occhi, buoni, puri. Brillavano. Rappresentava il mio sogno nel pallone: er - facebook.com Vai su Facebook
Maielllo, “Il Maradona delle Carceri”: «Stavo per rapire Zola, ma il suo sorriso mi fermò» - Fabrizio Maiello racconta alla Gazzetta di quando provarono a rapire Zola per chiedere un riscatto, ma un suo sorriso li fermò ... Da ilnapolista.it
Maiello: "Stavo per rapire Zola, ma un sorriso mi fermò. Ero in galera col 'Bufalo', quando morì Falcone..." - Da ex calciatore a bandito, poi redento grazie al perdono di Gianfranco: "Lo fermai dal benzinaio, la moglie si spaventò. Da msn.com
"Volevamo rapire Zola per poi chiedere il riscatto", l'incredibile racconto del 'Maradona delle Carceri' - Fabrizio Maiello, soprannominato “Il Maradona delle Carceri”, parla alla Gazzetta dello Sport. Si legge su msn.com
Maielllo, “Il Maradona delle Carceri”: «Stavo per rapire Zola, ma il suo sorriso mi fermò» Alla Gazzetta: «Quel sorriso è stata una luce che si è accesa dentro di me. Ricordo ancora i suoi occhi, buoni, puri. Brillavano. Rappresentava il mio sogno nel pallone: er - facebook.com Vai su Facebook
