Il monitoraggio delle dighe è la chiave per far correre l’idroelettrico nella transizione energetica
In un mondo che subisce sempre di più la pressione di un cambiamento climatico incipiente e non privo di pressioni per un’ulteriore accelerazione, come la tendenza al rialzo delle temperature globali, il monitoraggio delle infrastrutture critiche per la sicurezza energetica diventa importante non solo a livello di rete ma anche a un piano più connesso alla generazione. E tra le infrastrutture che mostrano i profili di rischio più elevati segnaliamo, in particolar modo, le grandi dighe la cui tenuta strutturale e operativa è sfidata da una serie di grandi cambiamenti: precipitazioni intense e violente che si alternano a fasi prolungate di siccità, picchi estremi di temperature, cambiamenti geomorfologici. 🔗 Leggi su It.insideover.com
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