Garofani può continuare a fare il consigliere di Mattarella dopo l’imprudenza su Meloni?
C’è un classico della politica italiana che non tradisce mai: più il Colle mantiene il suo proverbiale silenzio, più qualcuno giù in pianura giura di aver captato maliziose interferenze. L’ultimo allarme lo ha lanciato La Verità, raccontando con dovizia di particolari di un presunto intrigo per ostacolare l’eventuale rielezione di Giorgia Meloni alle elezioni politiche del 2027. Un noir istituzionale? Forse. Ma è un noir in cui l’unico appiglio narrativo non è un complotto di poteri forti, ma un’imperdonabile leggerezza verbale. Perché, a differenza di altri casi analoghi, qui un movente e una parvenza di verosimiglianza esistono davvero, e convergono sul consigliere Francesco Saverio Garofani, il quale – intervistato dal Corriere della sera – candidamente ha ammesso di essersi lasciato andare a qualche parola di troppo in una conversazione tra amici («Ci vorrebbe un provvidenziale scossone», avrebbe detto secondo il quotidiano di Maurizio Belpietro ). 🔗 Leggi su Lettera43.it
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