Crepet | Il carcere minorile non serve meglio le sanzioni educative alternative
Cinque ragazzi – tre di 17 anni e due appena maggiorenni – sono coinvolti nell’accoltellamento di un coetaneo a Milano. Il processo farà il suo corso, e probabilmente, per alcuni di loro, si apriranno le porte del carcere minorile. È in questo contesto che Paolo Crepet, ospite a Ignoto X su La7, propone una riflessione radicale: “La cella non serve a far capire l’orrore di ciò che hanno fatto.” L'articolo . 🔗 Leggi su Orizzontescuola.it
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Ragazzo accoltellato a Milano, Crepet: "Il carcere minorile non risolve i problemi, meglio portare gli aggressori in ospedale a vedere la sofferenza della vittima" Vai su X
Dieci spettacoli, quasi quindici anni di impegno, abbonamenti e sold out che parlano da soli. Il Comunale dell’Irpinia d’Oriente inaugura la nuova stagione con Paolo Crepet confermando la sua identità: uno spazio accessibile e ambizioso dove l’arte diventa li - facebook.com Vai su Facebook
Ragazzo accoltellato a Milano, Crepet: "Il carcere minorile non risolve i problemi, meglio portare gli aggressori in ospedale a vedere la sofferenza della vittima" - È più utile che i minorenni che compiono un crimine frequentino i reparti dove sono ricoverate le vittime, per capirne la sofferenza, che essere messi in un carcere minorile. Secondo tg.la7.it
Minori in carcere, è allarme: le associazioni scrivono all’Onu - Ora Antigone, Defence for Children Italia, Libera e Gruppo Abele hanno inviato insieme una submission ufficiale al Comitato Onu sui Diritti dell’Infanzia per ... Riporta vita.it
